Simone Fracassi il portabandiera della Chianina IGP che vende all’interno della sua storica macelleria, aperta nel 1927, insieme a tanti altri prodotti tutti provenienti da allevamenti che lavorano in esclusiva per lui. Insieme alla Chianina, altra specialità di Fracassi è il suino grigio del Casentino, presidio Slow Food. La qualità della carne garantita nel rispetto della biodiversità: gli animali vivono e mangiano foraggio e cereali, crescono con i loro tempi e non viaggiano per lunghe distanze. Assaggiando la Chianina di Fracassi vi verrà voglia di andare a trovarlo ad Arezzo.

Quello di Franco Cazzamali per la razza piemontese è stato amore a prima vista: dopo alcune esperienze di macelleria, non appena ha incontrato un animale di questa razza ha deciso di dedicarsi anima e corpo, aprendo una macelleria a Cremona, che ora è diventata un’azienda strutturata. Grazie ad anni di studio e approfondimento della materia prima e delle tecniche di lavorazione, ora Cazzamali è un punto di riferimento per la razza piemontese. Per chi ama la carne cruda, e non solo, sarà amore al primo boccone.

Cotto ‘60 è stato eletto da Gambero Rosso come il migliore prosciutto cotto d’Italia. Banchi Prosciutti lo produce senza l’uso di aromi nè zuccheri, che vengono sostituiti da miele e una ribollita di spezie. Il prosciutto viene poi salato manualmente e lavorato come una volta, con un ingrediente in più: il tempo. Il risultato è un prosciutto di altissima qualità, dal sapore delicato con un equilibrio perfetto tra dolce e salato e che si scioglie in bocca. Impossibile da dimenticare.

Fuoriclasse dei prosciutti crudi, il Prosciutto Sant’Ilario è considerato il migliore Parma. Da più di 50 anni il Prosciuttificio Sant’Ilario produce un solo prodotto, stagionato per 30 mesi e ottenuto con le migliori cosce di suino italiano, attentamente selezionate. Si riconosce anche a occhi chiusi, per il suo gusto dolce e la sua delicatezza. Niente sito internet e niente spaccio, nell’azienda aperta dal 1968 si pensa solo a fare le cose bene.

Wagyu è una parola giapponese formata da due ideogrammi: wa, che significa Giappone, e gyu, che vuol dire manzo. Il termine indica determinate razze di manzo giapponese che, grazie a incroci fatti nei secoli e a metodi di allevamento speciali, hanno una carne ricca di grasso intramuscolare. Una delle più pregiate è la Wagyu Miyabi di Kyoto perchè qui i manzi vengono macellati più tardi (possono arrivare fino ai 36 mesi), così da raggiungere il picco di tenerezza.

Il mercato ha dettato ritmi che in natura non esistono e non esisterebbero senza la chimica, in vigna prima e in cantina poi. Non è una questione di ideali, nè tantomeno di moda: nei vini naturali la fermentazione è spontanea e avviene con lieviti indigeni e non selezionati. Bressan è capofila tra chi produce vino così, senza scorciatoie. Nella pianura friulana della valle dell’Isonzo, l’attività vitivinicola della famiglia Bressan risale alla prima met  del XVIII secolo.

Siamo gli unici a Venezia a tostare i nostri caffè, alcuni sono monorigine altri miscele di arabica 100%. Scegliamo caffè speciali con profili organolettici ricchi. Per noi il caffè è un rituale quotidiano, da celebrare lentamente, in rispetto della natura e dei suoi tempi. Nei nostri locali utilizziamo solo prodotti di eccellenza realizzati da coltivatori di Paesi esotici, nel rispetto della pianta, dell’ambiente e del protocollo di assaggio SCA (Specialty Coffee Association).